Un uomo decide di dare alla sua famiglia una sorpresa per Natale. Alcuni giorni dopo, la sua famiglia decide di vendere la casa ed andare a vivere lontano.
Ad una donna viene chiesto di identificare fra alcune persone un omicida. Cinque persone si allineano in una stanza dalla parte opposta dello specchio oscurato. Nonostante lei non riconosca nessuno di essi, la donna esce dalla stanza con un viso pallido, spaventata a morte.
Alice sta per andare al lavoro, quando trova un pacco con il suo nome scritto sopra. Nella scatola si sente il ticchettio di un orologio, quando Alice vede l'orologio scappa più veloce che può.
Sara entra in un ristorante e chiede al cameriere un bicchiere d'acqua, dicendo che è questione di vita o di morte. Il cameriere non le dà il bicchiere e Sara esce, sconsolata, pensando alla vita che non potrà salvare.
Una donna si trova a casa sua, che osserva con sguardo triste la strada dalla finestra. Poco dopo, salta da quella stessa finestra. Proprio in quel momento, sente il telefono squillare e si pente di esser saltata giù.
Giulia è stata trovata morta nel suo ufficio. Ha la testa china sulla scrivania e una pistola nella mano. C'è anche un registratore poggiato accanto a lei. Un poliziotto entra nella stanza, osserva la scena del crimine e preme il pulsante di accensione del registratore. Sente una voce che dice, "Non voglio più vivere. Questa è la fine", seguita da il rumore di uno sparo. Nonostante sembri proprio un suicidio, il poliziotto sa con certezza che Giulia è stata uccisa.
Anna denuncia sua sorella Maria, colpevole di aver ucciso suo marito, Gianni. Il giudice decide che, senza alcun dubbio, Maria è colpevole. Nonostante ciò, decide di non mettere Maria in galera.